domenica 20 dicembre 2015

Un piccolo telescopio, se così lo si vuol (può) chiamare...

Due brevi righe per presentare il nuovo arrivato.
Si tratta del telescopio più piccolo presente nella produzione mondiale ed era nei miei sogni già da diversi anni. Per diverse motivazioni non l'avevo acquistato, ma la curiosità è maturata così ho voluto fare la pazzia...beh perché di questo si tratta. La spesa sostenuta per il piccoletto è davvero alta rapportata alle caratteristiche tecniche.
Passiamo alle presentazioni: borg pocket, soprannominato pencil. Nome in codice 6025 (catalogo borg).


Dati alla mano si tratta di un acromatico da 25mm con 175mm di lunghezza focale, del peso di 150g.
La messa a fuoco avviene tramite lo scorrimento del tubo ottico (quest'ultimo è modulare).
Perché lo si compra?
Come ho detto prima bisogna avere una vena di pazzia e masochismo per acquistare al prezzo al quale viene commercializzato uno strumento così piccolo e spartano.
Ma la produzione giapponese, il fatto di essere uno strumento esotico e di una marca che mi ha sempre attirato mi hanno portato ad ordinarlo.
Il fine di questo strumento saranno le osservazioni naturalistiche e astronomiche (alla sua portata), tutte quelle volte dove la trasportabilità è il fattore determinante.
Come va?
Sono in attesa degli accessori studiati per lui (un buon oculare e il prisma di amici).
Per adesso l'ho testato con dei plossl e un Bertele...
Vi dirò di più prossimamente!

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